Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine
Codice Habitat 6170
Versanti calcarei della fascia subalpina, a suolo molto sottile e scarsa copertura nevosa; creste ventose (talora anche sotto il limite degli alberi). In assenza di pascolamento, in alcune situazioni si sta verificando una forte ricolonizzazione del Ginepro nano.
Principali specie presentiPraterie primarie rade, a dominanza di Sesleria
(Sesleria juncifolia ssp. Juncifolia) (
=S. apennina, S. tenuifolia). Frequenti le carici
(Carex kitaibeliana, C. humilis), l'Avena abruzzese
(Avenula praetutiana), l'Eliantemo delle rupi
(Helianthemum oleandicum ssp. Incanum), l'aglio delle bisce (Allium sphaerocephalon), l'androsace appenninica
(Androsace villosa), il garofanino selvatico
(Dianthus sylvestris), il paleo lobato
(Koeleria lobata) (=K. splendens), l'astragalo spinoso
(Astragalus sempervirens), il semprevivo maggiore
(Sempervivum tectorum), talora il bromo
(Bromus erectus).
Sono qui incluse anche alcune formazioni atipiche, sotto quota, dovute a "effetto di vetta", con composizione floristica transizionale fra i brometi montani e i seslerieti subalpini (es. Serra Lunga presso Collelongo, Costa Rapindola presso S. Sebastiano).
Sulla catena di M. Cornacchia - La Brecciosa, per le peculiari condizioni edafiche, le aree cartografate come seslerieti includono anche ampie estensioni di rada vegetazione litofila camefitica dominata dalla globularia
(Globularia meridionalis), peverina tomentosa
(Cerastium tomentosum), 'eliantemo delle rupi
(Helianthemum oleandicum ssp. Incanum), con il Paleo lobato
(Koeleria lobata), festuche
(Festuca sp.pl.), ecc.
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