Classe: Mammiferi (Mammalia)
Ordine: Artiodattili (Artiodactylia)
Famiglia: Cervidi (Cervidae)
Dimensioni: il Cervo è un ungulato di medie-grandi dimensioni con spiccato dimorfismo sessuale, nel maschio si sviluppa il palco, mentre è assente nella femmina. I maschi adulti possono essere lunghi sino a 2,5 m e alti, al garrese sino a 1.2 m, con un peso che va da 200 a più di 250 kg nei casi eccezionali. La femmina è notevolmente più piccola, e può raggiungere i 150 kg di peso.
Vita: frequenta una vasta gamma di habitat, la stessa popolazione può utilizzare ambienti diversi nel corso del ciclo annuale. In montagna, durante l’estate, si spinge oltre il limite superiore del bosco, nelle praterie alpine, mentre nei periodi invernali scende nei fondovalle. La vita in natura dei cervi si aggira intorno ai 15 anni.
Habitat: il Cervo vive nelle zone boschive con presenza di radure inframmezzate a distese di prateria, dalle quote più basse fino a circa 2500 metri.
Cosa mangia: è un erbivoro, i cervi si nutrono di erbe, germogli, di foglie, ma anche di delle cortecce, degli arbusti secchi e delle radici scavate a colpi di zoccolo.
Riproduzione: la stagione degli amori è a settembre-ottobre. In questo periodo, i maschi , iniziano a sfidarsi tramite il tipico e potente bramito per formare i propri “harem” costituiti da 5-15 femmine che custodiscono gelosamente. Dopo l’accoppiamento i maschi si allontanano, riprendendo la loro vita normale. La gestazione dura circa 260 giorni.
Piccoli: tra maggio e giugno nasce un cerbiatto, che resta nascosto nel fitto dei cespugli per un paio di settimane, dove la madre lo raggiunge per le poppate. Si allontanano dalle madri dopo aver compiuto un anno di età. Il cucciolo ha il dorso pomellato per meglio mimetizzarsi fra i cespugli, la pomellatura viene persa alla fine dell'estate.
Curiosità: i maschi sono provvisti di palchi, costituiti da tessuto osseo, che annualmente perdono e riformano in primavera. Durante questo periodo le due stanghe sono ricoperte da un’epidermide riccamente vascolarizzata che si chiama “velluto”, se manca questo rivestimento significa che il palco, per quell’anno, ha finito di crescere. Lo sviluppo segue l’età dell’animale fino al raggiungimento delle massime dimensioni intorno agli 8-12 anni per poi regredire con la vecchiaia. La crescita dei palchi è legata al tasso di testosterone e indica appunto lo stato di salute dell’animale.
Note: nelle normative nazionali ed internazionali il Cervo viene citato nella Legge nazionale 157/92 art. 18 come specie cacciabile e nell’appendice III della convenzione di Berna come specie protetta.
Nel Parco: i cervi erano completamente scomparsi nelle vallate del Parco. Essi furono reintrodotti negli anni settanta e adesso popolano in gran numero le foreste. Non è difficile osservare cervi al pascolo nelle ore meno assolate della giornata. Negli ultimi anni molti cervi sono diventati assai confidenti, spingendosi fin dentro i centri abitati dove non è difficile vederli anche di giorno nei giardini o nei pressi delle strade.
Data di compilazione scheda: giugno 2018