( Pescasseroli, 02 Dicembre 2014 ) Con riferimento alla notizia apparsa oggi sulla stampa, circa l’arresto di due bracconieri con una splendida operazione messa a segno dagli Agenti del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente della stazione di Gioia dei Marsi, che operano per la sorveglianza del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e da quella di Avezzano del Corpo Forestale dello Stato, nel corso della quale sono stati colti in flagrante ed arrestati due bracconieri, DV.G. e B.D., che praticavano la caccia all’interno del territorio del Parco, in Val Giovenco, Comune di Bisegna, nei pressi dell’acquedotto, il Presidente del Parco, Antonio Carrara, ha espresso grande soddisfazione e ha annunciato che “il Parco si costituirà parte civile nel processo a carico dei bracconieri per chiederne una punizione esemplare”.
L’arresto è stato operato, oltreché per bracconaggio, anche in considerazione del fatto che il fucile del bracconiere aveva il numero di matricola abrasa, aggravante rispetto allo stesso bracconaggio, in quanto l’abrasione non permette di risalire al proprietario dell’arma.
“La cattura dei bracconieri, afferma il Direttore del Parco, Dario Febbo, è avvenuta contemporaneamente ad una azione di intelligence che il Parco stava effettuando da diversi mesi con i suoi Corpi di Sorveglianza, quello interno e quello della Forestale, sul territorio della Val Giovenco, raccogliendo informazioni da collaboratori”.
I due arrestati erano già noti al Parco in quanto in anni precedenti erano stati più volte denunciati per caccia abusiva.
L’operazione compiuta fa seguito ad altre svolte nel corso degli ultimi mesi, da quando è stata implementata la sorveglianza su questo specifico reato, che continuerà finché si assicureranno alla Giustizia tutti i bracconieri.
Ufficio di Presidenza
Antonietta Ursitti Tel. 0863.9113204 e-mail ufficiodipresidenza@parcoabruzzo
Comunicato Stampa n. 71/2014